Discarica Lamadattola
Il video di pochi secondi che vedete in questa pagina è stato fatto con un cellulare da un amico e risale ad ottobre dell'anno scorso.
Riprende un camion che scarica materiale in un terreno dell'agro biscegliese in località Lamadattola. L'amico si è chiesto che tipo di rifiuti potessero essere e se si trattasse di qualcosa di losco, visto il dibattito che sta emergensdo su una presunta terra dei veleni da queste parti.
Prima allora di agitare spettri e di lanciare allarmi infondati, è buona norma fare qualche ricerca.
In contrada Lamadattola vi è un terreno in cui la ditta Ferramenta Pugliese dei fratelli Bernardi di Terlizzi, che si occupa di raccolta e smaltimento di materiale ferroso, scarica rifiuti classificati come "non pericolosi". La ditta aveva ottenuto nel 2010 e per una validità di sei anni, l'Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia) all'utilizzo del terreno come discarica.
Nel 2013 però, l'Agenzia regionale per l'Ambiente (Arpa) trasmette al comune di Bisceglie «rapporti di prova relativi ad analisi effettuati su campioni di acque sotterranee, prelevate dai pozzi di monitoraggio presenti nella discarica in località Lamadattola, gestita dalla ditta Ferramenta Pugliese, attestando il superamento dei valori limite per i parametri ferro e manganese nel campione prelevato dal pozzo a valle PV2».
I rilievi periodici dell'Arpa dunque stabiliscono che alcuni valori limite relativi alla presenza di sostanze come ferro e manganese, sono stati superati. Anche Serena Ferrara su Bisceglieindiretta scrisse un articolo in merito.
Il sindaco allora emana un'ordinanza con cui dispone «l'immediata sospensione di ogni attività presso la discarica per autosmaltimento di rifiuti non pericolosi, sita in Bisceglie alla Contrada Lamadattola». Un provvedimento corretto e di buon senso perché come si legge nella stessa ordinanza «la protezione efficace del bene supremo della salute delle persone può essere perseguito solo mediante l'immediata sospensione dell'attività della discarica in Contrada Lamadattola gestita dalla ditta Ferramenta Pugliese, sino ad acquisizione di dimostrazione di osservanza dei limiti, vincoli e prescrizioni inseriti nell'A.I.A.».
Di questa dimostrazione attesa dal comune non si è trovata traccia. Anche i tentativi di contattare la ditta terlizzese sono stati vani perché al numero telefonico rintracciato non risponde nessuno.
Non è dato sapere se la ditta ha potuto riprendere la sua attività soprattutto perché questo significherebbe che quei parametri sono rientrati nella norma e dunque non causerebbero pericolo di inquinamento.
C'è però un'altra incongruenza. Come detto, il video risale ad ottobre del 2016 e l'amico che lo ha girato assicura che queste operazioni di scarico avvengono da tempo e sono continuate anche dopo e per diversi mesi. Nel piano di gestione dei rifiuti speciali nella regione Puglia varato nel maggio del 2015, la discarica di Lamadattola risulterebbe priva di volumetrie disponibili, sarebbe insomma piena, satura. Invece c'è chi continua ancora a scaricare e sarebbe opportuno che qualcuno spieghi chi è che sta scaricando e se è in regola per farlo.
Riprende un camion che scarica materiale in un terreno dell'agro biscegliese in località Lamadattola. L'amico si è chiesto che tipo di rifiuti potessero essere e se si trattasse di qualcosa di losco, visto il dibattito che sta emergensdo su una presunta terra dei veleni da queste parti.
Prima allora di agitare spettri e di lanciare allarmi infondati, è buona norma fare qualche ricerca.
In contrada Lamadattola vi è un terreno in cui la ditta Ferramenta Pugliese dei fratelli Bernardi di Terlizzi, che si occupa di raccolta e smaltimento di materiale ferroso, scarica rifiuti classificati come "non pericolosi". La ditta aveva ottenuto nel 2010 e per una validità di sei anni, l'Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia) all'utilizzo del terreno come discarica.
Nel 2013 però, l'Agenzia regionale per l'Ambiente (Arpa) trasmette al comune di Bisceglie «rapporti di prova relativi ad analisi effettuati su campioni di acque sotterranee, prelevate dai pozzi di monitoraggio presenti nella discarica in località Lamadattola, gestita dalla ditta Ferramenta Pugliese, attestando il superamento dei valori limite per i parametri ferro e manganese nel campione prelevato dal pozzo a valle PV2».
I rilievi periodici dell'Arpa dunque stabiliscono che alcuni valori limite relativi alla presenza di sostanze come ferro e manganese, sono stati superati. Anche Serena Ferrara su Bisceglieindiretta scrisse un articolo in merito.
Il sindaco allora emana un'ordinanza con cui dispone «l'immediata sospensione di ogni attività presso la discarica per autosmaltimento di rifiuti non pericolosi, sita in Bisceglie alla Contrada Lamadattola». Un provvedimento corretto e di buon senso perché come si legge nella stessa ordinanza «la protezione efficace del bene supremo della salute delle persone può essere perseguito solo mediante l'immediata sospensione dell'attività della discarica in Contrada Lamadattola gestita dalla ditta Ferramenta Pugliese, sino ad acquisizione di dimostrazione di osservanza dei limiti, vincoli e prescrizioni inseriti nell'A.I.A.».
Di questa dimostrazione attesa dal comune non si è trovata traccia. Anche i tentativi di contattare la ditta terlizzese sono stati vani perché al numero telefonico rintracciato non risponde nessuno.
Non è dato sapere se la ditta ha potuto riprendere la sua attività soprattutto perché questo significherebbe che quei parametri sono rientrati nella norma e dunque non causerebbero pericolo di inquinamento.
C'è però un'altra incongruenza. Come detto, il video risale ad ottobre del 2016 e l'amico che lo ha girato assicura che queste operazioni di scarico avvengono da tempo e sono continuate anche dopo e per diversi mesi. Nel piano di gestione dei rifiuti speciali nella regione Puglia varato nel maggio del 2015, la discarica di Lamadattola risulterebbe priva di volumetrie disponibili, sarebbe insomma piena, satura. Invece c'è chi continua ancora a scaricare e sarebbe opportuno che qualcuno spieghi chi è che sta scaricando e se è in regola per farlo.