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Dare la vita

Amare il proprio territorio - la storia di Muvt

Il Movimento Unito per la Valorizzazione del Territorio biscegliese ha ripercorso assieme a BisceglieViva la storia associativa

Muvt, il Movimento Unito per la Valorizzazione del Territorio biscegliese, nato nel 2019, è il frutto dell'impegno di alcuni giovani biscegliesi tra cui Valerio Bellarte, Mauro Amoruso e Fabio di Pinto che con entusiasmo volevano investire il loro tempo nella valorizzazione del litorale biscegliese, con l'obiettivo di portare avanti l'istanza dell'ecosostenibilità e del rispetto per l'ambiente, anche a seguito dei primi moti dei Fridays For Future.

Assieme a Gianmarco Antifora, Gianluca di Liddo, Valerio Bellarte, Mauro Amoruso e Davide di Reda, soci e membri attivi di Muvt, che negli anni hanno anche rivestito incarichi di responsabilità nel movimento, abbiamo ripercorso la storia di questa associazione che ancora ha molto da dare.

«Muvt nasce nel 2019 grazie ad un gruppo di giovani che non si rassegnava all'idea che la loro città non potesse offrire servizi, spazi di socialità in cui ci si potesse sentire liberi, lasciando loro solo un orizzonte migratorio davanti - ha affermato Gianmarco Antifora -. La valorizzazione territoriale, la rigenerazione urbana, la cura del verde e della comunità erano nella nostra ottica lo strumento per riconquistare spazi e restituirli alla comunità che ama la natura e vuole proteggerla».

«Proprio in quest'ottica si inseriscono le prime attività del gruppo, difatti il nostro esordio ufficiale è avvenuto proprio tramite l'organizzazione di due operazioni di clean up prima della spiaggia del pretore e, a distanza di una settimana, della spiaggia di Salsello. Di queste, la seconda raccolta, è indubbiamente quella che ha riscosso più successo e ha visto partecipare più di 100 persone che nell'arco di un pomeriggio hanno ripulito tutto il tratto di costa compreso tra il lido Salsello e la balconata, raccogliendo chili e chili di plastica e altri tipi di rifiuti che inquinano le nostre spiagge» ha raccontato Davide di Reda.

La parte più bella di quei clean up, raccontano i volontari, era l'entusiasmo, oltre che dei partecipanti, anche di tutti i bagnanti presenti in spiaggia, dagli adulti fino ai più piccoli, che accoglievano con gioia il loro spirito di iniziativa e si univano nel ripulire la spiaggia.

In un contesto difficile come quello pandemico e post pandemico, fatto di aperture contingentate e misure di prevenzione, le azioni di Muvt contribuivano ad incentivare la socialità e la voglia di ripopolare spazi verdi o di impegnarsi per la tutela dell'ambiente. Hanno così inizio le prime collaborazioni con enti locali o con altre associazioni, divenute sin dal primo momento sostenitrici della loro stessa istanza.

«Si trattava di dimostrare alla nostra città, a Bisceglie, che un'altra mentalità, una mentalità giovane era possibile. Forse avevamo anche un briciolo di presunzione: quello che volevamo proporre era una vera e propria rivoluzione culturale, era dire alle persone giovani che a Bisceglie non è vero che non si fa nulla, dimostrare che andare via non è l'unica opzione in questa città» ci ha raccontato Valerio.

«Quasi da subito ci siamo impegnati per rafforzare la collaborazione con enti, da quelli più istituzionali come il Comune di Bisceglie, la protezione civile, la regione Puglia e l'Unione Europea ad associazioni territoriali che hanno potuto insieme a noi curare il giardino e trasformarlo quasi in una casa delle associazioni» ha spiegato Gianmarco.

RicreApulia, 2hands, Avis, Biscegliegram, Aido, Rotaract, Rotary, Arcigay, Studenti Indipendenti, Auser, Amnesty International e molte altre: queste le realtà territoriali che con il tempo sono entrate a far parte di un vero e proprio network grazie al quale la tutela e la cura dell'ambiente potessero essere riposti al centro della discussione pubblica tramite concerti, eventi di promozione culturale e mostre d'arte.

«Credo però che con Amnesty International e Mosquito, Muvt abbia avuto un rapporto speciale. Ogni evento in giardino ci vedeva uniti, con Mosquito che ci ha permesso di essere lì e tenere aperto uno spazio cittadino ed Amnesty che, ad ogni evento, ha permesso di far luce su violazioni dei diritti umani che non possono lasciarci indifferenti» ha evidenziato Mauro Amoruso.

L'immagine di Muvt è associata infatti al Giardino Botanico Veneziani, di cui il movimento si è preso cura dopo aver stipulato degli accordi con l'associazione di promozione sociale Mosquito. Tale collaborazione, avviata nell'ottobre 2019, è stata fondamentale per le attività proposte alla cittadinanza, affermandosi sempre di più come vera e propria fucina di idee e laboratorio di cittadinanza attiva.

«L'intervento di Mosquito di riqualificazione, di piantumazione e di cura e preservazione del verde nel giardino botanico Veneziani non deve essere dimenticato né sottovalutato nella sua importanza e nel regalo che hanno fatto alla cittadinanza. Ci hanno accolti, ci hanno insegnato come prenderci cura del giardino. La fiducia che hanno riposto in noi ha rappresentato l'elemento chiave che ci ha permesso di realizzare qualsiasi evento in giardino, in collaborazione con Mosquito» ha affermato Gianmarco.

«Ricordo con affetto uno degli eventi a me più cari proprio in Giardino, che ha riscosso più successo tra la cittadinanza. Si tratta di un concerto in collaborazione con il gruppo di Bisceglie di Amnesty International sulla campagna "io lo chiedo" volta alla sensibilizzazione sul tema del consenso e in cui abbiamo avuto modo di ospitare sul nostro piccolo palco del giardino l'artista più famosa della nostra città Erica Mou che ci ha deliziato con la sua poesia e le sue note» ha spiegato Davide di Reda.

«Gestire il giardino però richiedeva davvero molte energie e la nostra associazione purtroppo era già in una fase in cui si arrancava a livello di risorse umane, molti, essendo studenti, erano in partenza per altre città. Specialmente l'ultima parte della gestione è stata molto faticosa e anche la risposta della cittadinanza non era più come all'inizio» ha ricordato Valerio Bellarte.

«Per me sembra impossibile scordare l'enorme sostegno ricevuto da Mosquito ma soprattutto da Angelo, giardiniere del Giardino Botanico Veneziani, che come nessun altro si è sempre preso cura del Giardino insegnandoci tutto ciò che potevamo fare per prendercene a nostra volta cura. Ci ha insegnato ad amare quel posto, che all'inizio la cittadinanza ignorava» ha aggiunto Mauro.

Le passeggiate notturne dopo gli eventi MUVT in un giardino che si trasforma al calar del sole: profumi diversi, fiori che si aprono e che si fanno osservare solo con la luna - riprendendo le parole di Gianmarco Antifora - e le chiacchiere piene di fatica ma soprattutto di orgoglio nella fase post evento sono ancora ricordi vividissimi nelle menti dei giovani attivisti per l'ambiente.

«Dopo il giardino abbiamo proseguito le nostre attività presso la sede degli amici di RicreApulia con cui abbiamo sempre condiviso spazi, valori, amicizia. Ci hanno accolto sin dal primo momento e per un periodo abbiamo continuato a organizzare eventi e raccolte». ha raccontato Gianluca di Liddo, attuale presidente di Muvt. «Tuttavia non era più lo stesso e ancora oggi la situazione non accenna a cambiare - ha aggiunto -. Muvt ha ancora tanto da dare al territorio e vorremmo impegnarci ulteriormente, andando nelle scuole, incontrando ragazzi e ragazze che possano condividere i nostri ideali proponendo workshop e eventi, per proseguire questa fantastica storia e aggiungere tasselli alla nostra storia associativa che ancora possiamo creare».

«Muvt, che sta per Movimento Unito per la Valorizzazione del Territorio è sì un'associazione, ma è anche un'idea di comunità e come tale non morirà. Negli anni, ognuno di noi ha continuato il proprio percorso individuale migliorando la capacità di co-progettare, di comunicazione e cura persone attiviste e di gestione progettuale. Abbiamo a disposizione strumenti, metodo ed esperienza. Se queste incontreranno persone sul territorio con voglia di fare e di costruire, sono sicuro che quest'idea sarà una fenice» ha concluso Gianmarco.

Una storia a dir poco meravigliosa quella di Muvt: un'associazione fatta da ideali, sogni ma soprattutto da persone comuni che come tali vivono una vita fatta di staticità e di dinamicità: vanno vengono, ritornano, viaggiano, cambiano e crescono. Ma poi si fermano e ricordano.

L'attivismo è fatto dalle persone attiviste che ogni giorno cercano di impegnarsi e migliorarsi nel loro piccolo. Tuttavia, in questo mondo coloratissimo e vivace che è quello della cittadinanza attiva svolge un ruolo fondamentale l'azione del "passare il testimone". È questo che Muvt adesso cerca: persone a cui passare il testimone per continuare a scrivere ricordi indelebili e che possano avere lo stesso profumo dei meravigliosi fiori al tramonto che sembra quasi di toccare con mano ascoltando la storia di questa realtà.

Se ti interessa partecipare o attivarti come persona volontaria per dare nuova linfa vitale al Movimento Unito per la Valorizzazione del territorio, compila il form al link.
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